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giovedì 31 agosto 2017

CHE TEMPO FA OGGI?

Oggi voglio mostrarvi come ho realizzato insieme ai miei bimbi della sezione primavera il cartellone per le rilevazioni meteo.
Ho cercato prima di tutto di dare un valore affettivo a questo momento della routine quotidiana introducendo una storia molto divertente che colpisse la loro attenzione e li incuriosisse e spingesse a voler osservare il cielo: "L'omino della pioggia" di Gianni Rodari.


"Io conosco l'omino della pioggia. E' un omino leggero, leggero, che abita sulle nuvole, salta da una nuvola all'altra senza sfondarne il pavimento soffice e vaporoso. Le nuvole hanno tanti rubinetti. Quando l'omino apre i rubinetti, le nuvole lasciano cadere l'acqua sulla terra. Quando l'omino chiude i rubinetti, la pioggia cessa. Ha un gran da fare, l'omino della pioggia, sempre ad aprire e chiudere i rubinetti e qualche volta si stanca. Quando è stanco stanchissimo si sdraia su una nuvoletta e si addormenta. Dorme, dorme, dorme, e intanto ha lasciato aperti tutti i rubinetti e continua a piovere. Per fortuna un colpo di tuono più forte di tutti gli altri lo sveglia. L'omino salta su ed esclama: "Povero me, chissà quanto tempo ho dormito."Guarda in basso e vede i paesi, le montagne ed i campi grigi e tristi sotto l'acqua che continua a cadere. Allora comincia a saltare da una nuvola all'altra, chiudendo in fretta tutti i rubinetti. Così la pioggia cessa, le nuvole si lasciano spingere lontano dal vento e muovendosi cullano dolcemente l'omino della pioggia, che così si addormenta di nuovo. Quando si sveglia esclama: "Povero me, chissà quanto tempo ho dormito!". Guarda in basso, e vede la terra secca e fumante, senza una goccia d'acqua. Allora corre in giro per il cielo ad aprire tutti i rubinetti. E va sempre avanti così."
Questa storia è piaciuta tantissimo ai bimbi che si sono divertiti a guardarmi mentre la raccontavo e la mimavo correndo da un lato all'altro della stanza, fingendo di aprire e chiudere i rubinetti, o quando facevo finta di dormire russando. Dopo la narrazione ci siamo trasferiti in salone, trasformato per l'occasione in un cielo pieno di nuvole!!! Come sono morbide e soffici!!!

Cosa vedi quando sei in mezzo alla nebbia? Oh, è tutto confuso!

Si dorme bene sulle nuvole, sono soffici. Ecco perché l'omino della
pioggia si addormenta sempre!

Che rumore fa la pioggia? 

E' bello toccare le nuvole!

Ecco il vento!!!
 Proprio perché i bambini erano molto coinvolti dall'Omino della pioggia ho pensato di utilizzarlo come personaggio mediatore per il momento della registrazione del tempo meteorologico. Dada Oriana ha dipinto la casa dell'omino della pioggia e l'abbiamo appesa, dopo averla decorata con del morbido cotone.


Abbiamo poi creato tante nuvole e il sole riempendoli di materiali che al tatto ci ricordassero la pioggia, la grandine, la neve, il sole, il temporale..., materiali che abbiamo manipolato e con cui abbiamo giocato a lungo sentendone la consistenza e il rumore che producevano sfregandoli o soffiandoci sopra.

Per la nuvola della pioggia abbiamo incollato tanto cotone soffice e creato le gocce colorando le cellette dei cartoni porta uova. Una volta asciutti li abbiamo infilati su dei fili da pesca distanziandoli fra loro con dei nodi.





Per il temporale abbiamo utilizzato la carta stagnola, abbiamo sentito il rumore che faceva soffiandoci sopra ed accartocciandola... è ruvida come il brutto tempo!



Per fare la nebbia abbiamo utilizzato la paglia sintetica dei cesti natalizi, se provi a guardarci attraverso vedi tutto confuso e se tocchi la nuvola è fredda e quasi umida! Abbiamo messo le goccioline di umidità che scendono giù!



Il sole è stato creato con tessuti caldi!




Il tempo nuvoloso lo abbiamo rappresentato con della carta ondulata, un po' ruvida ma anche piacevole al tatto.

La neve l'abbiamo creata con i dischetti di ovatta e cotone idrofilo perché la neve è soffice appena cade ma poi diventa più compatta e dura.




 Ed ecco il nostro cielo tattile!

Una volta terminate tutte le nuvole le abbiamo appese in sezione pronte ad essere utilizzate!
Ogni mattina guardiamo fuori dalla finestra e scegliamo cosa appendere nel cielo dell'omino della pioggia.

Dietro ogni nuvola abbiamo applicato una parte di velcro adesivo,
la parte corrispondente è sul cartellone.
A ricordo dell'esperienza abbiamo creato una nuvola sonora da donare ad ogni bimbo.
Per prima cosa hanno colorato un foglio con i colori del cielo, visto che i bimbi erano restii a sporcarsi ho creato dei tamponi con ritagli di spugna e mollette.


Ho poi sagomato la forma della nuvola che i bimbi hanno incollato su un foglio riempiendola con qualche manciata di sale o di pastina.


Se agiti la nuvola sembra proprio che stia piovendo: dipingiamo le goccioline con un cotton fioc!


Nel prossimo post vi mostrerò l'attività di una collega che ben si integra con questo percorso.

martedì 29 agosto 2017

CARTELLONE DELLE PRESENZE: LE APETTE

Oggi voglio parlarvi della mia prima esperienza con i bimbi della sezione primavera e delle attività in cui ho cercato di coinvolgerli per renderli sempre più felici di rimanere a scuola ed acquisire le loro prime autonomie. 

Cosa sono le routine? Sono quegli eventi che si ripetono con regolarità e che scandiscono la nostra giornata a scuola: il saluto del mattino, il momento del cerchio con la merenda, l'appello ed i canti; il pasto; il cambio; il riposino pomeridiano; la merenda.
Per il bambino la routine quotidiana non è la noiosa ripetizione di gesti ma è l'incontro con un tempo conosciuto e sicuro che lo fa star bene e un tempo atteso e previsto che, dando sicurezza, lo invita all'esplorazione e alla ricerca. 
Il primo periodo a scuola è stato dedicato alle routine, a creare quel clima rassicurante ed incoraggiante che permettesse ai bimbi di sentirsi a proprio agio per poi lasciarsi coinvolgere dalle attività proposte.

Con l'apina Carlotta (personaggio mediatore dell'accoglienza) abbiamo conosciuto la nostra sezione e ci siamo sentiti parte di un gruppo. Ogni mattina Carlotta (detta Pina dai bambini) ci ha portato tante sorprese fra cui una bellissima medaglia sonante a forma di apetta con il simbolo di ogni bambino e un enorme cartone che ci siamo divertiti a dipingere per creare il nostro cartellone delle presenze. 


Dopo aver creato un bel cielo abbiamo preparato le apette, simbolo della nostra sezione, stampando le impronta delle nostre manine! Nella parte bassa del cartellone abbiamo messo un prato con dei fiori realizzati ritagliando dei bicchieri di plastica colorati. al centro della corolla dei fiori abbiamo messo del velcro adesivo che servirà per mettere le foto dei "bimbi-apetta" quando sono a casa.


Una bella mattina l'apetta Carlotta ci ha fatto una bella sorpresa: ci ha portato i nostri segnalini!



Per realizzare i contrassegni ho stampato in doppia copia la faccina dell'ape qui sotto e poi le ho incollate su un cartoncino rigido.

Ho sagomato le faccine e ne ho applicata una all'impronta colorata dei bambini a cui avevo unito delle ali di carta azzurra; sopra l'altra ho attaccato la foto del volto dei bambini ed ho plastificato il tutto.
Ho preso del velcro adesivo nero ed ho creato le pupille dell'apetta su cui andrà applicata la faccina dell'ape-bimbo che è presente a scuola.

I fiori accolgono i volti delle api-bimbo.
Quando è il momento dell'appello ogni bimbo prende la propria foto
e la attacca sulla propria apetta
grazie al velcro adesivo sul retro e sulle pupille dell'apetta
La fotografia dei bambini viene attaccata sui fiori quando sono a casa e sul volto delle apette, realizzate con l'impronta della mano di ogni bimbo, quando sono a scuola. Il momento dell'appello è molto amato dai bambini, se per qualche motivo capita di non farlo ritroviamo poi i bambini, nel momento del gioco libero, intenti a provvedere da soli alla nostra mancanza!

Nella parte alta del cielo abbiamo applicato del velcro bianco che poi abbiamo dipinto di azzurro. Lì, ogni mattina, dopo aver osservato che tempo fa, attacchiamo le nuvole o il sole... ma questa è un'altra storia che vi racconterò la prossima volta. La potete leggere QUI

lunedì 28 agosto 2017

CARTELLONE DEI COMPLEANNI: LE MONGOLFIERE

Oggi voglio mostrarvi una delle prime esperienze che ha coinvolto le mie "Tartarughine" di tre anni per realizzare il cartellone dei compleanni. Ben si presta anche per chi affronterà la tematica del viaggio, dell'elemento aria o del Mago di Oz.


Per realizzare lo sfondo abbiamo fatto come i veri pittori di una volta, quelli che affrescavano le cupole delle chiese che erano in alto in alto e che dovevano quindi arrampicarsi su dei ponti, delle impalcature.
E così siamo saliti sui tavoli, armati di pennelli, rulli e spugne e ci siamo divertiti a stendere le tempere blu, azzurre, viola e bianche.

Come i veri pittori ci arrampichiamo sulle impalcature!
Dobbiamo stare molto attenti e muoverci lentamente.

"Ma questa spazzola la mamma la usa per pulire le scarpe di papà...
noi invece la usiamo per fare il cielo!"

Alla fine abbiamo spostato i tavoli per dare gli ultimi ritocchi nella parte bassa. 
Abbiamo poi creato delle sagome di cartoncino a forma di nuvola su cui abbiamo incollato le striscioline di carta recuperate in direzione dentro la macchina distruggi documenti.

Infine ogni bambino ha colorato e decorato con pezzi di carta velina la sagoma del pallone della mongolfiera incollando per ultimo la scritta con il mese della loro nascita.



Ho fotografato i bambini in piedi dietro ad un tavolino, ho sagomato le loro fotografie e le ho incollate dietro al cestello della mongolfiera su cui ho scritto la data del giorno di nascita, poi ho plastificato il tutto.

Per ultima cosa ho fissato al pallone della mongolfiera la foto del bambino utilizzando dei fili di lana grossa colorata.
Ed ecco il risultato finale!



Ecco il modello per creare le mongolfiere


I bimbi ne sono rimasti entusiasti, ma sentiamolo dalle loro parole:
Abbiamo dipinto il cielo. Abbiamo usato il blu, il rosa, il giallo non c'è, il viola. Per stendere il colore usavo… mmm ci devo pensare. Era freddo il colore, era bello stare sui tavoli, non avevo paura… quando ero piccolo sì.
Abbiamo usato il rullo, la spazzola grande grande grande, quello fatto di legno per i tondini. Nel mio cuore sentivo il rumore delle macchine, ero felice!
Mi sono divertito a usare la spugna. Sui tavoli ero grande!
Mi sono divertito. Mi è piaciuta la spugna tutta puntini e la spazzola. Mi sono sentito bene.
Mi sono appoggiato al cartellone perché mi piaceva. Era bello usare le mani!

domenica 27 agosto 2017

IMPARIAMO A FARE IL TRENINO INSIEME AL CAPOTRENO!!!

Oggi voglio mostrarvi un modo giocoso, rapido e veloce per aiutare i bambini più piccoli ad imparare a muoversi in fila, rendendoli a turno protagonisti!

Per prima cosa creiamo un cappello da capotreno. E' molto facile.
- Ritagliate una fascia di cartoncino nero alta circa 8 centimetri e lunga poco più della circonferenza della testa dei vostri bambini. 
- Chiudete la fascia ad anello 
- Prendete un foglio di carta, formato A3 di colore azzurro e ritagliatelo a forma circolare, utilizzando il lato più corto come diametro della vostra circonferenza.
- Una volta ottenuto il cerchio realizzate lungo tutta la sua circonferenza dei tagli di circa 2 centimetri e distanti fra loro circa 5 cm, vi serviranno per poter creare delle pieghe e dare volume al cappello.
- Con la puntatrice fissate il cerchio alla fascia di cartoncino nero, creando delle pieghe e cercando di dare una forma a cupola.
- Create la visiera ritagliando dal bristol nero un rettangolo di cm15x7 circa a cui poi smusserete gli angoli
- Fissate la visiera al cappello e piegatela in modo che stia nella giusta posizione.
- Se volete aggiungete stemmi o disegni, quello che vi propongo io è stato improvvisato al momento ed i bambini non l'hanno voluto poi modificare. 


Pronto il cappello non ci resta che giocare!
A turno, a vostra discrezione o seguendo l'orologio degli incarichi, designate un capo fila che indosserà il cappello e cercherà di guidare il proprio treno!

Per insegnare ai bambini a fare il trenino tracciamo una linea sul pavimento e, ad un segnale convenuto (noi abbiamo utilizzato il fischietto del capotreno), invitiamo i bambini a disporsi sopra di essa appoggiando le mani sulle spalle di chi hanno davanti. Ad un nuovo segnale i bambini devono ritornare a muoversi liberamente nella stanza. ripetiamo il gioco più volte, chiedendo ai bambini di andare sulla linea saltando, camminando, correndo, muovendosi di lato, strisciando...
Quando i bambini sapranno disporsi in fila aumentiamo la difficoltà del gioco facendoli muovere guidati dal capotreno. Prima facciamo sperimentare il movimento del treno su un pavimento libero, poi mettiamo ostacoli o disegniamo linee ondulate o spezzettate, circonferenze...

Vi suggerisco inizialmente di creare trenini formati da pochi bambini, massimo 5, questo perché sarà più facile per loro muoversi e coordinarsi. Visto che i bambini piccoli hanno tempi di attesa brevi possiamo creare diversi piccoli trenini da far muovere contemporaneamente, alla fine dei giochi possiamo provare a far unire insieme tutti i treni e quando saremo pronti... una bella passeggiata!


Ecco alcune filastrocche che potete insegnare per muoversi in allegria! Aspetto anche le vostre, se le mettete nei commenti poi le posso aggiungere al post!

Fischia, il treno fischia
e c'è (nome bambino) macchinista,
poi c'è (nome bambino) capostazione
e (nome bambino) nel vagone.
Poi c'è (nome bambino)tutt'elegante
nel vagone ristorante
poi c'è (nome bambino) sulla banchina
che fa "ciao" con la manina.
Fischia, il treno fischia!


Il trenino lungo lungo 
attraversa la città
lo vedete lo sentite 
il trenino eccolo qua!

Il trenino tartarughino
va pianino va pianino
e se invece dopo è rotto 
basta mettere un cerotto
un cerotto del bambino (nome bambino)
che lo aggiusta ben benino!

giovedì 24 agosto 2017

ANGOLO PER LE ROUTINE

Oggi voglio mostrarvi l'angolo per le routine che avevo realizzato tanti anni fa, all'inizio del mio percorso di insegnamento. E' molto semplice e negli anni l'ho migliorato modificandolo, ma ci sono affezionata!


Come potete notare c'è l'orologio per rilevare il tempo meteorologico. Uno simile lo potete trovare QUI

Poi c'è la filastrocca illustrata della settimana: le immagini le avevo disegnate io ma le potete trovare semplicemente sul web una freccia veniva spostata giornalmente e fissata con una graffetta.

Lunedì è il giorno Rosso e troviamo un gatto grosso
Martedì è il giorno giallo e canta il gallo
Mercoledì è il giorno arancione e ruggisce il leone
Giovedì è il giorno verdino e senti cantare un uccellino
Venerdì è il giorno azzurrino e corre e scappa un topolino
Sabato è il giorno rosa e la farfalla vola e poi si posa
Domenica è il giorno bianco e dorme il bimbo stanco.

Sotto l'orologio della settimana ci sono raffigurate le routine della giornata a scuola che potete trovare QUI

Come cartellone delle presenze abbiamo disegnato e colorato la nostra scuola immersa un un bellissimo giardino. Abbiamo preso del velcro adesivo bianco ed una parte l'abbiamo incollata sul cartellone, l'altra dietro ai segnalini di ogni bambino. Il velcro che abbiamo messo sul cartellone l'abbiamo incollato sulla scuola, sugli alberi, sui fiori, sulle fragole... e lo abbiamo camuffato colorandolo. 
Per aiutare i bambini a memorizzare il proprio simbolo e quello degli amici ho creato un cartellone con la loro foto, il loro nome e l'animaletto a loro assegnato. (Li trovate QUI). In breve tempo i bambini sono riusciti a memorizzare tutti i contrassegni e ad iniziare a riconoscere fotograficamente il loro nome.


domenica 20 agosto 2017

PRONTI, SI RICOMINCIA: UNA STORIA PER ACCOGLIERE I BAMBINI!

Ogni inizio anno scolastico è carico di emozioni sia per noi insegnanti che per i bambini: la paura di iniziare un nuovo percorso; la gioia di ritrovare le persone e gli spazi che ci hanno fatto vivere tante belle avventure; l'ansia di dover riprendere ritmi più serrati ed entrare in relazione con tante persone...
E così cosa di meglio di una bella storia per partire carichi di entusiasmo e per creare un buon clima?

Oggi voglio proporvi un percorso realizzato lo scorso anno che ha entusiasmato genitori e bambini!!!


Tutto è iniziato una mattina con l'arrivo di un pacco contenente il libro: "La cosa più importante" di Antonella Abbatiello, Fatatrac edizioni. Abbiamo scelto questo libro perché abbiamo ritenuto importante trasmettere ad ogni bambino il concetto che la propria unicità, le proprie peculiarità ed i propri talenti sono una ricchezza per l'intero gruppo sezione. 
Riuniti in cerchio, tutte le sezioni insieme, noi insegnanti abbiamo dato lettura al testo, interpretando i vari personaggi.
Di seguito vi riporto la storia:
Un giorno nel bosco di Pratorosso ci fu un'accesa discussione fra gli animali. Il coniglio diceva: "La cosa più importante è avere ORECCHIE LUNGHE. Chi ha orecchie lunghe si accorge subito di ogni piccolo rumore sospetto, del tuono, del pericolo, e può scappare in tempo". "Forse è così" pensarono gli altri. "Non sono d'accordo" disse il riccio "la cosa più importante sono gli ACULEI. Chi ha gli aculei è sicuro e protetto. "Forse è così" pensarono gli altri. "Non è vero" disse la giraffa "solo chi ha il COLLO LUNGO arriva alle foglie tenere degli alberi, anche quando l'erba è secca e la terra è arida". "Forse è così" pensarono gli altri. "Io dico" intervenne la rana "che la cosa più importante è essere VERDI, per mimetizzarsi e sfuggire ai predatori". "Forse è così" pensarono gli altri. "Se è per questo" strillò l'uccello "la cosa più importante è avere le ALI. Nessuno può raggiungerti se voli in alto." "Forse è così" pensarono gli altri. "Ma cosa dite ?! Per me la cosa più importante è essere grandi, grossi e soprattutto avere una lunga e bella PROBOSCIDE". "Forse è così" pensarono gli altri. "Oh io senza i miei PIEDI PALMATI non potrei proprio nuotare. E la cosa più importante, oltre che camminare, è nuotare". "Forse è così" pensarono gli altri. "Assolutamente no!" esclamò il castoro. "la cosa più importante è avere DENTI GRANDI e forti per mangiare, per difendersi e per costruire la tana". "Forse è così" pensarono gli altri. "Forse TUTTE queste cose sono importanti" disse il gufo saggio. "TUTTE?!" dissero gli altri. "No, non tutte insieme! Ognuno di noi ha qualcosa di importante!" E finalmente tutti furono d'accordo.
La narrazione crea molta ilarità nei bambini: non capita tutti i giorni di vedere un elefante volante, un coniglio verde, una rana con i dentoni, una papera con gli aculei... ma soprattutto ogni animale con tutte le caratteristiche degli altri protagonisti.

Dopo la lettura abbiamo fatto drammatizzare la storia ai bambini in modo che potessero interiorizzarla al meglio. 

Ampio spazio è stato lasciato all'attività motoria con giochi di vario tipo che aiutassero a capire le caratteristiche dei vari animali. Ecco alcuni giochi tradizionali che abbiamo riproposto riadattandoli:

- Gioco a spasso con... Si dispongono i bambini, uno a fianco dell'altro e si fanno muovere verso il lato opposto della stanza imitando i passi dei vari animali. "Ora bambini facciamo tre passi da elefante, due di formica..."

- Gioco delle scatoline: I bambini si adagiano sul pavimento in ginocchio appoggiano le braccia e la testa a terra e chiudendosi a scatolina. L'insegnate apre le scatoline con la formula "Dalle scatoline escono tante ranocchie..." I bambini si muovono nello spazio imitando l'animale indicato per poi fermarsi e richiudersi su loro stessi al richiamo dell'insegnante "Si chiudono le scatoline". Il gioco continua indicando ogni volta un animale diverso.

- Gioco delle belle statuine: L'insegnante fa correre i bambini in salone e poi pronuncia la formula "Alle belle statuine, d'oro e d'argento, conto cinquecento... tartarughe, giraffe...". I bambini devono immediatamente arrestarsi e immobilizzarsi trasformandosi nella statua dell'animale indicato.

- Gioco del lupo mangia animali: ogni bambino sceglie di essere un animale, un bambino, che impersona il lupo, cercherà di catturarlo. Se ci riesce la preda si trasformerà in lupo, in caso contrario il lupo proverà a chiamare un'altro bambino. La formula del gioco è la seguente:
Lupo: "Toc Toc"
Animali: "Chi è?"
Lupo: "Sono il lupo mangia animali"
Animali: "Che animale vuoi?"
Lupo: "Voglio l'elefante"

Dopo l'attività motoria ci siamo divertiti a disegnare i tracciati dei nostri movimenti: linee continue, ondulate, spezzate, insiemi di tratteggi, puntini... in modo da rappresentare le varie andature degli animali: ottimo esercizio di pregrafismo.
Per prima cosa abbiamo realizzato dei tracciati in rilievo in modo che i bambini potessero percorrerli con le dita e capire il gesto grafico per realizzarli.

Ho disegnato vari tipi di linea su cartoncini rigidi
che poi i bambini hanno reso in rilievo incollando perline, sassi, pasta... 

Dopo aver interiorizzato il gesto grafico i bambini venivano invitati
a replicare la linea, prima in verticale disegnandola su di una lavagna
e poi in orizzontale tracciandola su di un foglio.


Abbiamo giocato molto anche con i versi degli animali: "Chi è che muggisce?" "Proviamo a fare il verso della rana" 

Abbiamo realizzato dei piccoli spartiti musicali disegnando su delle carte i vari animali e creando con queste delle sequenze di versi che i bambini dovevano cantare. 

I bambini, a turno provano a leggere lo spartito. Quello sopra andrebbe così cantato:
"CRA CRA CRA BAU PIO PIO BEE BEE"
Lasciando a loro disposizione le carte nel momento di gioco libero è bello vedere come nascono
nuove melodie attentamente composte  e modificate.
La storia ci è servita per riflettere su cosa significhi essere saggio ed approfondire l'importanza dell'ascolto dell'altro, del rispettare le opinioni di ognuno imparando a colloquiare a turno.

Con i bambini più piccoli, di 2 e 3 anni, abbiamo pensato di realizzare un libro interattivo con cui i bambini potessero giocare a trasformarsi nei vari animali. Abbiamo così realizzato i vari personaggi utilizzando le impronta delle mani per creare ranocchie, uccellini, elefanti, gufi, giraffe, porcospini, castori, oche e coniglietti. Dietro ad ogni animale abbiamo incollato del velcro. Abbiamo creato una corona dove a turno i bambini potevano applicare gli animali e raccontare la storia. I bambini, in modo spontaneo hanno inventato un nuovo finale volendo inserire anche la propria foto perché "La cosa più importante è essere così come sono".

Abbiamo dipinto con tempera rossa il retro delle scatole dei cereali,
poi le abbiamo richiuse. Con un cutter abbiamo tagliato creato una finestra sulla scatola.
Con un pezzo di pelle e del velcro abbiamo realizzato la chiusura del nostro libro\scatola.
Come copertina abbiamo messo la fotocopia a colori del libro originale.

I bambini hanno lasciato le loro impronta su del cartoncino
e poi le hanno decorate per creare i vari animali.

Le orecchie del coniglio le abbiamo decorate con della bambagia.

Ed ecco i bambini pronti ad impersonare i vari personaggi!
Il libro è stato dato a casa, in modo che i bambini potessero giocarci con i genitori e raccontare loro la storia. Ecco la lettera che lo ha accompagnato nel momento della consegna: 
Cari Genitori,
durante il periodo dell'accoglienza abbiamo proposto ai bambini il testo "La cosa più importante" di Antonella Abbatiello. La lettura animata e le immagini del libro hanno divertito i bambini coinvolgendoli e permettendo loro di recepire un importantissimo messaggio che ci stava a cuore: ognuno di noi è speciale, unico e quindi importante!
La storia ci ha permesso di scoprire i nomi, le caratteristiche peculiari ed i versi di alcuni animali; ci ha fatto conoscere meglio le parti del nostro corpo provando ad imitare le andature dei vari protagonisti; ci ha consentito di ripetere i nomi dei colori; di imparare che cosa significa essere saggi e provare a pensare mantenendo il silenzio e la concentrazione e ci ha fatto scoprire quante cose realizzare con le nostre mani e un po' di fantasia…
Nel donarvi a casa questo elaborato il nostro obiettivo è quello di farvi partecipare attivamente al percorso scolastico dei vostri figli… Lasciamo quindi a loro la parola: sapranno certamente raccontarvi la storia del Bosco di Pratorosso… 
Abbiamo avuto tanti riscontri di genitori divertiti nel vedere il libro drammatizzato dal proprio piccolo! Un successone!

La storia è diventata poi protagonista della festa di inizio anno. I genitori hanno deciso di interpretare alcuni dei personaggi e proporre dei giochi da fare tutti insieme. Sono state organizzate delle squadre suddividendo i bambini in gruppi di età mista utilizzando delle medaglie identificative realizzate incollando l'immagine di giraffa, rana, passerotto e coniglio su di un cartoncino ed applicando un nastro per poterla appendere al collo, e poi si è iniziato a giocare:


- Gioco dei coniglietti: Insieme ai genitori i bambini dovevano avventurarsi in un percorso motorio, ricercare delle carote nascoste lungo il tragitto e riportarle al punto di partenza.

- Gioco delle ranocchie: Sfida canora a chi canta una canzone prescelta a voce più forte.

- Gioco del passerotto: Ogni genitore deve fare un percorso motorio con il proprio bimbo in spalla che tiene in equilibrio un cucchiaio in bocca contenente un uovo (finto), stando attenti a non farlo cadere.

- Gioco delle giraffe: I bambini devono saltare, allungarsi per raccogliere dei fazzoletti di carta appesi ad un filo mantenuto in alto dalle giraffe. 


Terminato il gioco, come premio per aver messo in campo ognuno i propri talenti una bella canzone inventata appositamente sulla melodia della famosa "L'arca di Noè" nota anche come "I due Liocorni" o "Ci son due coccodrilli". Ecco il testo riadattato:

Ritornello: (Cantano tutti)
Ci son due coniglietti
ed anche una ranocchia
due piccole giraffe
ed infine l'uccellino
orecchie collo e alucce
le qualità son tante
ognuno di noi ha qualcosa di importante!

A Pratorosso che gran discussione (canta il Gufo)
con le orecchie lunghe sento ogni rumor  (cantano i Coniglietti)
per scappare ai predatori verde devi diventar (canta la Rana)
no calma fermi tutti così non si può far! (canta il Gufo)

Ritornello: (Cantano tutti)

Ma non si ferma qui la discussione (canta il Gufo)
ci vuole un collo lungo se dai rami vuoi mangiar (cantano le giraffe)
però con le mie ali su nel cielo puoi volar (canta l'uccellino)
no calma fermi tutti ve lo torno a spiegare (canta il Gufo)

Ritornello: (Cantano tutti)

E per concludere la festa... merenda per tutti!!!

Come ricordo indelebile di questa bellissima esperienza abbiamo voluto realizzare un albero per decorare il salone. Un albero perché ha radici che ci mantengono stabili e rami che ci innalzano al cielo!
I bambino di ogni sezione hanno realizzato la sagoma della propria mano (ogni impronta è unica ed irripetibile) e poi l'hanno decorata a piacere mentre i genitori hanno donato un proprio pensiero, scritto dentro un'impronta partendo dalla frase stimolo "Per noi genitori educare..."
Questo albero è diventato un luogo molto amato dei bambini, dove andare a rifugiarsi nei momenti di tristezza o per rilassarsi.